Controlli anti-terrorismo, Tomaso Trussardi fermato da sei vigili in Piazza della Scala: “Ero in giacca e cravatta, mi sembra eccessivo”

L’imprenditore si sfoga su Facebook e racconta la sua disavventura milanese: “Fermare una persona in giacca e cravatta e lasciatemi dire non del tutto sconosciuta mi sembra eccessivo”. Ad effettuare i controlli, due volanti e due moto. Tolti cinque punti dalla patente

Controlli anti-terrorismo, Tomaso Trussardi fermato da sei vigili in Piazza della Scala: “Ero in giacca e cravatta, mi sembra eccessivo”

Disavventura per Tomaso Trussardi che è stato sottoposto a controllo antiterrorismo a Milano in Piazza Scala. E l’impreditore e marito di Michelle Hunziker si è sfogato su Facebook: “Ero in giacca e cravatta, mi sembra eccessivo”.

BLOCCATO DA SEI AGENTI – Scrive su Facebook Trussardi: “Questa mattina in Piazza della Scala mi è successo un episodio singolare: sono stato fermato da sei agenti della Polizia Locale di Milano (due volanti e due moto…). E poi aggiunge, palesemente convinto che il controllo sia una conseguenza dell’allarme terrorismo: “Capisco la tensione del momento ma…”

LO SFOGO – E continua: “Fermare una persona alle 7:30 della mattina in giacca e cravatta… lasciatemi dire, non del tutto sconosciuto…  con la sua auto d’epoca mentre stava cercando di andare in motorizzazione ad immatricolarla (regolarmente provvisto di targa prova)… Lo trovo a dir poco eccessivo, in un momento in cui le attenzioni delle nostre amate forze dell’ordine dovrebbero essere rivolte a ben altre cose…

ALLA FINE ARRIVA PURE LA MULTA – La disavventura del mattino si conclude per Trussardi con una “multa”: ovvero cinque punti in meno sulla patente. Lo racconta lui stesso, sempre su Facebook“: Alla fine di tutto mi hanno tolto 5 punti perché avevo il navigatore del telefonino cellulare acceso appoggiato sul sedile lato passeggero… dato che ovviamente l’auto (vista l’età) ne è sprovvista. Questo secondo loro mi avrebbe potuto distogliere dalla normale guida. Grazie”

AMICI SOLIDALI – E il suo sfogo su Facebook ha subito raccolto la solidarietà dei suoi amici. Alcuni hanno scritto “Povera Italia!”. Altri: “l’Italia non deve diventare come gli Stati Uniti… non è un modo vivere”.

Fonte: oggi.it

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